Nuova normalità post Covid. I must nella ricerca della casa perfetta!

#iorestoacasa

Quante volte lo abbiamo scritto, detto e ripetuto? Un hashtag per l’emergenza Covid19, che ha accompagnato negli ultimi mesi un’unica regola, da Nord a Sud: stare a casa per contenere il rischio contagio. Una necessità, un obbligo per noi stessi, un dovere per chi ci è accanto.

Ci accingiamo, ora, ad affrontare una nuova normalità.

Molti gli italiani che hanno vissuto le restrizioni imposte come un’opportunità, di godersi appieno la famiglia, sperimentare nuove passioni, di prendere la vita più lentamente. Tuttavia molti altri si sono accorti dei limiti che la loro casa impone: spazi stretti, troppi mobili, poche aree “aperte” che inevitabilmente limitano le attività – e la privacy – in casa.

Nasce quindi spontaneo porsi un interrogativo: come vorrei la mia casa?

Cerchiamo di rispondere a questa domanda, valutando i principali aspetti emersi nel corso di questo periodo di quarantena forzata.

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Nonostante si proceda verso un ritorno alla classica quotidianità, la casa continuerà ancora ad essere il nostro “rifugio sicuro”. Viene spontaneo chiedersi come, dal punto di vista della progettazione immobiliare, potranno essere ridefiniti gli spazi (interni ed esterni).

La posizione centrale di un immobile è da sempre uno degli aspetti più considerati da chi si accinge ad acquistare casa, e continuerà ad esserlo. Tuttavia, questa nuova esperienza vissuta, ha indotto a rivalutare limportanza degli spazi aperti e dei servizi, e quindi a prediligere case circondate dal verde, con balconi ampi o terrazze abitabili, collocate in condomini dotati di servizi accessori. L’ampiezza dell’immobile, poi, è un altro aspetto a cui dare la giusta considerazione. L’importanza di scegliere una casa dalle giuste dimensioni non è mai da sottovalutare; soprattutto, è necessaria una concreta valutazione delle effettive necessità abitative presenti e future.

Dal punto di vista dell’interior design, in molti hanno rilevato un cambiamento di gusti e di esigenze, dichiarandosi favorevoli a uno stile minimale, che non comporti tanti e ingombranti arredi. 

Lo stile della casa è sicuramente soggettivo. Tuttavia, bisogna considerare che, una molteplicità di oggetti, implica un maggiore impegno in casa in termini di sanificazione e cura. In più, adottare uno stile minimal, non significa necessariamente avere una casa spoglia o fredda: la scelta di una tinta, piuttosto che un’altra, l’utilizzo di quadri, piante o altri elementi decorativi, hanno il potere di rendere accogliente un ambiente, senza risultare ingombranti.

Ancora, molti italiani in questo periodo stanno confrontandosi con lo smart working, quasi sconosciuto in precedenza, soprattutto al Sud. È una formula di lavoro che, probabilmente, si protrarrà per molti settori; per questo, l’obiettivo è ottimizzare gli spazi, specialmente in caso di abitazioni ridotte.

Spesso il problema dello smart working è l’assenza di privacy. Oggi la gran parte delle persone che sta adottando questo metodo di lavoro è costretta a crearsi una postazione in soggiorno o in cucina, se in casa non è già presente una stanza studio. Per il futuro saranno utili, tra i servizi  comuni, postazioni privacy studiate proprio per chi lavora smart, con scrivanie separate, stampante comune e connessione internet veloce.

Una categoria di cui in questo periodo non si è tenuto sufficientemente conto è quella dei bambini: le scuole chiuse e l’obbligo di restare confinati entro le mura domestiche, uniti alla necessità dei genitori di lavorare in casa, porta inevitabilmente molti bambini ad abusare di televisione e consolle di giochi. Per sopperire a tale problematica, dal punto di vista progettuale, la presenza di spazi ricreativi si rivela sicuramente una benedizione. Una casa che può contare su un parco giochi condominiale, dove far giocare i bambini e promuovere la socialità, è l’ideale. Molto utili anche grandi terrazze attrezzate o giardini privati in cui “respirare”, pur rimanendo in casa.

Lo sport resta un tasto dolente: l’allenamento in salotto sta diventando routine! Come attrezzarsi a questa nuova (buona e sana) abitudine? Già in vecchi progetti realizzati abbiamo incluso una palestra condominiale, sembrava futuristico! In effetti, la presenza di una piccola area fitness comune, dotata dell’attrezzatura basilare per allenarsi, si rivela molto utile in questa circostanza per chi ci tiene alla forma fisica o vuole liberare la mente. In più, una sala attrezzi praticamente in casa ti evita lo stress e la folla della palestra. Anche in questo caso, nonostante la palestra possa costituire un luogo di socializzazione, è importante offrire ai condomini la possibilità di sfruttare questo servizio anche in maniera individuale.

E tu? Come immagini la tua nuova casa?