Scegliere una piscina interrata

Scegliere di installare una piscina nella propria abitazione, spesso, è un sogno che si realizza, un rifugio dal caos della città di cui poter godere anche ogni giorno. 

Con Your Villa, il concept immobiliare dallo stile riservato di Napolitano Case, tutto questo diventa realtà. I nostri architetti vogliono condividere con voi alcuni tips e consigli per rendere la vostra esperienza ancora più coinvolgente.

VIVERE QUESTO NUOVO SPAZIO DELLA CASA

Scegliere la dimensione della piscina è spesso considerata una decisione molto ardua da compiere. La difficoltà sorge perché la dimensione ideale della vasca dipende da molti fattori diversi riconducibili a una scelta personale. La prima domanda da porsi, infatti, è

“come voglio vivere questo nuovo spazio della casa?”

Ecco le principali motivazioni: 

  • abbellire la proprietà
  • relax
  • praticare sport acquatici
  • divertimento per tutta la famiglia
  • divertimento specifico per bambini o anziani

QUESTIONE DI PROFONDITÀ

Dopo aver compreso il motivo, un altro degli aspetti più importanti da determinare in fase di progettazione è la profondità della piscina. Quella minima per il nuoto è 1.20 metri, ma si può arrivare fino a 3 metri. Per i più piccoli è ideale, invece, una porzione con fondo piatto e una profondità che va dai 30 ai 50 cm.

Si può anche scegliere una piscina con doppia profondità che può essere funzionale sia per bambini che per adulti. In questo caso si opterà per un fondo inclinato che va dai 30 cm ai 2.50 m.Anche gli amanti dello sport prediligono la piscina con doppia profondità in quanto nella parte più bassa è possibile praticare, ad esempio, acqua gym e nella parte più alta tuffarsi o nuotare. 

Oppure, ancora, c’è chi preferisce l’istallazione di una zona della vasca particolarmente bassa e piatta per creare una vera e propria spiaggetta, in modo da poter vivere la piscina come se ci si trovasse in riva al mare, utilizzando anche degli specifici lettini prendisole in vetroresina.

DAI FORMA AI TUOI SPAZI

Per poter scegliere la forma migliore da conferire alla piscina bisogna prendere in considerazione lo spazio in cui questa verrà installata. In linea di principio, le possibili scelte sono tre:

  • piscine dalla forma regolare (rettangolari, quadrate, a L ecc.): sono le più diffuse per la funzionalità e il design e sono le predilette per chi ama nuotare e ottimizzare gli spazi;
  • piscine circolari o ellittiche (linee curve): integrazione facile e armoniosa, ideale per gli amanti del relax e dell’estetica moderna, queste, infatti sono molto diffuse nel settore alberghiero e nelle spa;
  • piscine a forma libera o irregolare: grazie alle forme atipiche che le caratterizzano, queste sono perfette se si vuole conferire ai propri spazi una particolare estetica.

ESTETICA O FUNZIONALITÀ?

Le piscine a skimmer

hanno un costo più contenuto e si caratterizzano sia per il livello dell’acqua che risulta essere più basso rispetto a quello delle pareti della vasca, sia per la presenza di piccole aperture posizionate nelle zone più alte delle pareti della vasca, gli “skimmer”. Questi raccolgono l’acqua in superficie e la trasmettono all’impianto di filtrazione, dove viene depurata per poi essere reintrodotta in vasca. Sul piano estetico, invece, si viene a creare una discontinuità tra il bordo vasca e la superficie dell’acqua che lascia parte del rivestimento scoperto con la conseguenza di una maggiore manutenzione e pulizia.

Piscine a sfioro: eleganza senza bordo

La piscina a bordo sfioro sembra una piscina senza bordo e possiede, inoltre, un’estetica molto raffinata e minimal, proprio grazie al risultato estetico di continuità creato dall’acqua che, riempiendo completamente la piscina, fuoriesce oltre il bordo vasca e scivola nel canale di scolo per poi essere depurata. Tale sistema è più complesso e quindi prevede un costo maggiore e una costante manutenzione.

Piscine in bio design

Questa tipologia di piscine predilige delle finiture in un design particolare, si utilizzano materiali che intendono dare l’impressione di un vero e proprio contesto naturalistico. La particolarità di queste piscine è che tendono a richiamare la forma delle dune e la sensazione di sfiorare la sabbia, ed è proprio per questo che risultano essere molto più complicate da pulire. 
Questa tipologia di vasca non è adattabile a tutti i contesti, ma viene spesso utilizzata nelle spa o nei centri relax in quanto si ha l’intenzione di avvicinarsi il più possibile all’idea di un’oasi. 

TELO RIVESTIMENTO PISCINE: IL COLORE FA LA DIFFERENZA

Le tonalità di colore diverse per il rivestimento della vasca possono essere molteplici, quelle più diffuse sono: sabbia, azzurro, bianco, grigio e nero.

L’azzurro è un colore forte e conferisce omogeneità all’intera vasca, è classico e viene spesso scelto soprattutto per le piscine sportive.

Il colore sabbia, invece, viene preferito da chi vorrebbe conferire alla piscina un effetto che ricorda il mare caraibico.

Il bianco, invece, tende a omologare la piscina in base al colore che assume l’acqua grazie anche al riflesso del sole e crea un effetto molto particolare.

Il grigio è un colore che si abbina facilmente a svariate cromie e materiali, questo telo, infatti conferisce un look moderno e un design pulito e minimal che creerà un effetto distensivo.

Il nero, invece, è da qualche anno una delle soluzioni più gettonate perché conferisce grande stile ed incredibile eleganza. In una piscina con rivestimento nero il fondo quasi non si vede e, in particolare per la tipologia a sfioro, l’acqua riflette completamente l’ambiente circostante come uno specchio.

SCEGLI GLI ACCESSORI GIUSTI 

I comfort e le tipologie diverse di optional sono molteplici, a partire dall’idromassaggio che può essere sia ad aria che classico, a parete o a pavimento. 

Un ulteriore optional per gli amanti del relax è la cascata cervicale, consistente in un getto d’acqua dalla temperatura di 35°, di norma posto all’altezza di circa un metro rispetto alla seduta predisposta per la piscina.

Si possono scegliere, inoltre, diverse tipologie di illuminazione come le lampade a LED che risultano essere la soluzione migliore, in quanto consumano meno energia rispetto ad altri tipi di lampade e durano anche più a lungo. Queste possono essere sia multicolor che ad unico colore.

Un altro optional riguarda la scelta della copertura della piscina, una scelta non sempre scontata: questa può essere a barre rigide la quale ha un utilizzo universale in tutte e 4 le stagioni. Ci sono, poi, le coperture a tapparelle, molto eleganti ma prettamente per utilizzo estivo perché non garantiscono sufficiente impermeabilità. Esistono, infine, le coperture a terrazza formate da spesse tavole in legno fissate ad una struttura in acciaio.

L’ingresso: la prima impressione conta!

Che si tratti di un open space, di un piccolo appartamento o di più articolate soluzioni abitative, l’ingresso è una parte fondamentale che va progettata con molta cura. 

L’accesso a una abitazione è un momento particolarmente importante, che segna il passaggio tra lo spazio pubblico e lo spazio privato.

Pur senza volerlo, esso costituisce il vostro biglietto da visita, la prima impressione sulla vostra casa e sul vostro mondo.

Per questo motivo, non va mai trascurato e, anche se potrebbe sembrare eccessivo, va pensato con un occhio critico ed uno sguardo al futuro.

A questo proposito, è di fondamentale importanza tener conto di due aspetti molto diversi, ma sempre legati fra loro: la funzionalità e l’estetica.

Iniziamo con il primo punto: la funzionalità

La prima funzione che deve assolvere l’ingresso di ogni casa è quella di svuota tasche. Per assolvere a questa, il modo più semplice ed immediato è quello di ricorrere ad una cassettiera o una console apposita.

Anche ricorrere ad un piccolo mobile per le scarpe e a un appendiabiti da parete o a pavimento potrebbe essere utile. Molti optano per una poltrona o uno sgabello particolare, che consenta di infilare le scarpe o appoggiare borse, oltre ad avere un ottimo impatto estetico.

È importante anche disporre di uno specchio all’ingresso: chi non ama “darsi una controllata” prima di uscire di casa o al rientro? Risulta però essenziale sceglierne con cura la collocazione. Porre uno specchio frontalmente alla porta potrebbe risultare disorientante per chi entra. Molto più pratico, invece, collocare la parete riflettente lateralmente alla porta. Si può optare per uno specchio a tutta altezza, oppure, in maniera più tradizionale, posto su una credenza.

Ragioniamo adesso sul secondo punto: l’estetica

Un aspetto da prendere certamente in considerazione è la luce. Ingressi tetri o troppo luminosi possono creare un effetto indesiderato che potrebbe infastidire chi entra o chi esce dall’abitazione. 

Sarebbe perfetto disporre di un’unica fonte luminosa, come una lampada a sospensione, oppure più sorgenti ma ben distribuite, come ad esempio faretti incassati nel controsoffitto.

Non è mai da sottovalutare, però, la luce naturale. In generale, infatti, i luoghi più accoglienti sono sempre caratterizzati dalla presenza di una o più finestre che garantiscono la giusta illuminazione durante il giorno. 

Anche i colori ricoprono un ruolo particolarmente importante. Non esistono dei “colori giusti” in assoluto e non sempre i vostri colori preferiti sono quelli adatti da utilizzare. Come in ogni progetto di interior che si rispetti, pareti, pavimenti e arredi vanno selezionati seguendo uno schema ben preciso, ispirato da uno stile selezionato ad hoc per la vostra abitazione.

Sappiate che gli spazi curati e ben architettati hanno il potere di influire positivamente sulle relazioni e, di conseguenza, sulla qualità di vita in generale.

Cercare di suscitare un sorriso fin dal primo momento, è il miglior modo di far sentire bene i vostri ospiti e voi stessi.

Perché scegliere uno Stile Riservato?

Oggigiorno avere una personalità e uno stile proprio è importante, in quanto viviamo in una società omologata che tende a leggere storie piuttosto che raccontarle. In un contesto del genere riuscire a differenziarsi è uno dei principali traguardi a cui un individuo aspira. 

È per questo che, Napolitano Case, vi chiede di raccontargli chi siete e di condividere la VOSTRA storia.

Le domande che vi porgiamo sono: qual è il tuo stile? Quali sono i tuoi sogni? Chi sei tu? E invece la domanda che voi potreste fare a noi è: “perché scegliere uno stile riservato?”

Oggi risponderemo a questa domanda, analizzando diversi aspetti.

Innanzitutto, cos’è la riservatezza?

La riservatezza è una caratteristica peculiare di un individuo, che si riferisce al fatto di essere discreti e controllati nell’esprimersi e nel comportarsi. In generale, è un valore fondamentale nella vita di tutti i giorni; non dimentichiamoci che la riservatezza è un diritto ampiamente tutelato sia nella Costituzione che nella Carta dei Diritti Fondamentali dell’Unione Europea, oltre che in numerose leggi ordinarie. Insomma, il tema della riservatezza richiama davvero molta attenzione.

Godere di spazi riservati e della propria privacy senza interruzioni non ha prezzo.

Avere uno stile riservato significa, nella sostanza, riuscire a coniugare il proprio modo di essere con la riservatezza. La bellezza e il fascino che pervadono quegli spazi esclusivi, composti, personali, sono immensi e possono essere compresi solo da chi riesce ad andare oltre quello che è lo sfarzo e l’apparenza.

A questo punto, potremmo considerare la riservatezza anche sulla sfera psicologica e potrebbe quindi sorgere una curiosità: essere riservati è un difetto o un pregio?

Spesso ci troviamo davanti persone con un approccio apparentemente freddo e lo confondiamo con un atteggiamento altezzoso. In realtà, quando le persone riservate non partecipano più di tanto ad una conversazione, è perché, probabilmente, preferiscono osservare. Essere riservati non vuol dire necessariamente essere scostanti o, ancor peggio, snob.

All’interno delle mura domestiche, queste personalità tendono a ricercare sicuramente il bello ma privo di eccessi e hanno voglia di arredare casa con elementi ben selezionati e ponderati tra loro. All’esterno, invece, si preoccupano che il loro spazio privato sia protetto da sguardi indiscreti, facendo ricorso magari ad una barriera di vegetazione, che si integri con il contesto senza risultare invadente.

Insomma, amano sentirsi sicuri e desiderano proteggere la loro privacy.

Per individui con queste caratteristiche la casa deve essere accogliente ma pratica e funzionale. Prediligono uno stile minimal, cioè attento alla comodità ma senza elementi superflui. Un ambiente ben illuminato, un divano comodo ma di design, una libreria snella.

I “riservati” tenderanno quindi a scegliere la casa dei loro sogni facendo attenzione a dettagli importanti come: il bagno in camera, un patio riservato e centrale ed elementi non troppo lavorati.

Le persone riservate amano i loro spazi, ne sono straordinariamente gelosi, ed hanno una caratteristica interessante: sono in armonia con ciò che li circonda e, cosa non da poco, non dicono la loro su ogni argomento anche se, spesso, ne hanno un’idea più chiara di tanti altri. 

Potremmo concludere dicendo che, in una società che promuove il carattere estroverso, la riservatezza è da considerarsi anch’essa un valore, non meno ammirevole, che richiede uno stile ben preciso, cucito su misura.